Sicilia on the road

Sicilia on the road in 10 giorni

La prima volta che sono stata in Sicilia, che è coincisa anche con il mio primo volo aereo, è stato in IV ginnasio, quando a maggio con la classe facemmo un bellissimo tour dell’isola con tappa anche al famoso teatro greco di Siracusa per assistere ad una tragedia greca.

Da allora, quasi ogni anno esprimo il desiderio di voler tornare in Sicilia, per poter rifare un viaggio on the road per le sue bellissime città e coste.

Quest’anno forse, riuscirò a coronare il sogno a fine estate.

Nel frattempo, ho buttato giù un itinerario di 10 giorni, che cerca di racchiudere il meglio dell’isola.

Come arrivare:

Essendo un viaggio on the road, sarà fondamentale avere una macchina. Un’idea potrebbe essere quella di imbarcarsi direttamente da uno dei tanti porti dell’Italia verso Palermo o Messina. Ho trovato questo sito che è un ottimo motore di ricerca per tutti i traghetti per la Sicilia dove si possono trovare moltissime offerte di tante compagnie (con partenze dalla Liguria, dalla Sardegna, Lazio e Campania!).

In questo modo si avrà la comodità anche di girare tutta l’isola con la propria auto, senza doverla affittare!

Che giro fare:

Avendo una decina di giorni a disposizione, ecco l’itinerario che ho pensato racchiuda alcune delle meraviglie della regione, ipotizzando di arrivare in nave a Palermo e ripartire da Messina.

Giorno 1-2

Cattedrale di Palermo

Cattedrale di Palermo

Palermo: una volta che si arriva nel capoluogo siculo, bisogna almeno fermarsi 2 giorni per scoprire la bellezza della città, dei paesi vicini e delle spiagge.

Una delle spiagge più famose di tutta la Sicilia, infatti, è Mondello, famosissima per essere anche spesso ripresa nei servizi dei tg durante l’estate, e non si può assolutamente perdere!

A Palermo invece oltre a dedicarci ai monumenti e all’arte (Teatro Massimo, Piazza Politeama, la Cattedrale….) non si può assolutamente perdere un tour culinario.

Da non perdere assolutamente anche una visita al duomo di Monreale!!!


Giorno 3:

le saline vicino Trapani

le saline vicino Trapani

Da Palermo si parte sull’on the road della Sicilia visitando Segesta, Erice e arrivando a Trapani, con le sue stupende saline da ammirare al tramonto: se fortunati, si potranno anche ammirare una distesa di fenicotteri!!!!

Il Museo del Sale a Trapani è una tappa che, a nostro avviso, merita tutto il tragitto. Vi consigliamo di andarci verso il tramonto: vi regalerà uno spettacolo raro con la luce riflessa sullo specchio d’acqua delle Saline.

Erice, borgo medioevale che sovrasta Trapani, è raggiungibile anche con una funicolare dalla città; merita una visita per la bellissima vista dall’alto che si ha sul mare: una cena li assicurerà una vista in notturna sulla città dall’alto di sicuro da togliere il fiato! Anche in auto comunque vale la pena, visto che da Erice per tornare a Trapani si guida sella SP3, che porta, a suon di tornanti panoramici, a Trapani in 8 km.

Ps: se i giorni a disposizione per la Sicilia sono un po’ di più, consiglio di fermarsi un po’ di giorni all’isola di Favignana, proprio di fronte a Trapani, stupenda!


Giorno 4:

Mazara del Vallo

Mazara del Vallo

In questa giornata prosegue l’on the road sulla strada delle saline, per arrivare poi a Marsala e infine a  Mazara del Vallo.

Lasciando Trapani, e imboccando la strada provinciale 21 per Marsala, si guida sulla “via del sale”, 29 km di tratto costiero occupato dall’ininterrotta scacchiera opalescente delle saline. Tra queste, le più famose sono le Saline dello Stagnone, assolutamente da visitare.

L’ultima tappa della giornata è a Mazara del Vallo, le cui viuzze del centro conservano ancora un fortissimo sapore arabo.


Giorno 5:

Lungo la strada merita una tappa Sciacca, il centro termale più antico della Sicilia.

Famosa ai più per le sue bellissime spiagge, e famosa a me perché terra natale del padre del mio amato Bon Jovi, merita una sosta (non si sa mai che Jon passi di qua in cerca delle proprie origini! J) prima di proseguire per Agrigento.

La sua bellissima valle dei Templi è un patrimonio archeologico di inestimabile valore: patrimonio Unesco dal 1997, ha alcuni tra i templi meglio conservati al mondo (il tempio della Concordia, del 430 a.C., è quello meglio conservato.

temple d'Agrigento


Giorno 6

In questa giornata si fa un vero e proprio tuffo nell’arte Barocca: si arriva per prima a Ragusa, per poi visitare Modica e Noto.

Ragusa, la più meridionale delle città italiane, è una città appollaiata su un lungo e scosceso sperone dei Monti Iblei. È una città divisa in 2: il nucleo più affascinante è quello di Ragusa Ibla: dopo il terremoto che la rase al suolo alla fine del 600, venne ricostruita mantenendone l’impianto medioevale a stradine tortuose. Uno dei massimi capolavori del Barocco siciliano è sicuramente il duomo della città, dedicato a San Giorgio.

Stesso santo anche per il bellissimo duomo di Modica, con le sue scenografiche rampe gemelle di scale.

Da non perdere invece a Noto la Piazza del Municipio, una delle più belle d’Italia per l’armonia delle linee e grandiosità dell’effetto scenografico. La piazza è dominata dall’immensa scalinata della cattedrale di San Nicola e di fronte dal Palazzo Ducezio, sede del comune.


Giorno 7

Dopo aver intrapreso il giorno prima un viaggio nell’arte barocca, non si può che arrivare a Siracusa, e dedicarle almeno un giorno pieno se non due per visitarla. Siracusa lascerà a tutti un ricordo indelebile per la sua bellezza: non a caso, Cicerone la definì “la più grande e la più bella di tutte le città greche”.

Cuore storico della città è l’Ortigia, isoletta collegata alla terraferma, in cui è possibile visitare le rovine del Tempio di Apollo e di Artemide.

Oltre all’Ortigia, da non perdere sono il Duomo ed i vari palazzi che si sono eretti li intorno.

Piazza Duomo - Siracusa

Piazza Duomo – Siracusa


Giorno 8

Taormina-87540Dopo aver visitato Siracusa, si riparte risalendo la costa e visitando in  giornata la città di Taormina: il teatro greco è ancora tra i meglio conservati e il secondo Teatro più grande di Sicilia, dopo quello di Siracusa.

Lo squarcio che il tempo ha poi aperto lo ha arricchito della magnifica vista del golfo di Schisò e dell’imponenza dell’Etna, magnifica col suo pennacchio imbiancato per gran parte della stagione.


Giorno 9

Siamo alla fine del nostro viaggio on the road, arriviamo a Messina a cui dedichiamo circa mezza giornata e poi ci imbarchiamo col traghetto….

Questo viaggio deve essere di sicuro non semplice ne riposante: i km da macinare sono molti, e le cose da vedere sono tantissime, ma una volta che si è in Sicilia, e con la propria auto a disposizione, è davvero difficile fare una cernita tra tutte le innumerevoli cose da vedere!

 


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