Nessuno tocchi Milano

Questo è forse il primo post che scrivo non inerente una città da me visitata o un luogo in cui ho passato le mie vacanze. È un post sulla mia città, sul luogo nel quale ho vissuto negli ultimi 33 anni, su quello che le è successo negli ultimi giorni e su come ha saputo reagire.

Nell’ultima settimana Milano è stata al centro del mondo, con l’inaugurazione dell’EXPO e con le annesse proteste che per colpa di alcuni si sono trasformate in operazioni di guerriglia urbana.

Non voglio stare a raccontarvi quello che è successo, poiché comunque ne siete tutti al corrente, ma voglio farvi partecipi di quello che ho provato. Venerdì, dopo che ero stata il pomeriggio a Milano a vedere una mostra fotografica, fortunatamente in tutt’altra zona rispetto alla zona degli scontri, tornata a casa e accendendo la tv mi sono accorta di quello che era successo: una grande rabbia mi è salita addosso, vedendo questi deficienti che stavano distruggendo la mia città.

Sono stata per molto tempo attaccata a skyTV24 a vedere le immagini della mia città messa a ferro e fuoco, e commentando arrabbiatissima l’accaduto sui social network.

E proprio da lì è nata subito, spontaneamente, l’iniziativa di #NessunoTocchiMilano: ritrovo per domenica pomeriggio in Piazza Cadorna, con l’obiettivo di riprendersi Milano, scendendo in strada “armati” di spugne e detersivo, per dare un contributo e ripulire dalle scritte e dai danni quanto ancora rimaneva da sistemare.

e con questo spirito noi, assieme ad altre 20.000 persone, siamo scese in piazza domenica pomeriggio.nessuno tocchi milano

Ad essere sincera, nonostante fossimo stati forniti di tutto il materiale per ripulire la città (che veniva distribuito gratuitamente in Cadorna), non siamo riusciti a dare il nostro contributo come avremmo voluto, ma la nostra presenza ci ha fatto comunque essere orgogliosi di questa città e dell’orgoglio che ha scatenato in tutti.

Milano appare spesso come una città fredda, dove ognuno pensa solo a se stesso e va avanti per la propria strada: questa è la prova che così non è, che siamo sì magari schivi e silenziosi, ma che ci facciamo sentire quando è necessario, e tiriamo fuori l’orgoglio per la nostra città, di cui parliamo spesso male ma che poi ci manca quando non ci siamo e che ci fa arrabbiare con chi non ne porta rispetto.

Alla fine della manifestazione, su un palco improvvisato in Darsena, ha preso la parola Roberto Vecchioni e ha concluso la giornata con una grande verità:

“Non c’è città al mondo che abbia un amore così a volte segreto ma cosi forte x se stessa come ha Milano!”

Nessuno tocchi Milano

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