Il trekking alla Gola dell’Infernaccio è uno dei trekking più famosi all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Quando sono in vacanza a Sarnano, un bellissimo borgo medioevale ai piedi dei Monti Sibillini, mi piace fare passeggiate ed escursioni nella zona, e quest’estate siamo andati con il piccolo Leonardo (che ha 5 anni e mezzo) anche alla Gola dell’Infernaccio.
Il percorso è relativamente facile, con un totale di poco meno di 10 km, e un dislivello di 250 metri.
Si impiega circa un’ora e mezza/due a salire, e il percorso è molto bello perché prima affianca il fiume Tenna, e poi sale lungo una faggeta che è davvero suggestiva (immagino che in autunno ci siano dei colori bellissimi!).
La Gola dell’Infernaccio si trova tra Montefortino e Montemonaco, e per arrivarci bisogna percorrere in auto un ultimo tratta di strada sterrata un po’ impegnativo (per via delle forti piogge di quest’anno, che hanno reso la strada più difficile da percorrere per via delle tante pietre e massi). Una volta parcheggiata la macchina, si prosegue a piedi lungo la strada sterrata in discesa per circa 700 metri fino ad arrivare ad uno spiazzale dove è presente la casetta del ranger che fornisce gratuitamente mappe e informazioni.
Dopo un altro po’ di strada sterrata si arriva finalmente all’inizio del percorso, dove si possono notare le famose “pisciarelle”: si tratta di piccole cascate a goccia che scendono direttamente dalle rocce sovrastanti, e che bisogna attraversare, rischiando di farsi una bella doccia (che potrebbe anche essere piacevole nelle giornate di caldo!).
Da qui inizia il trekking alla Gola dell’Infernaccio: si attraversa il Fiume Tenna e poi si inizia a salire parallelamente al fiume, passando anche attraverso le famose gole scavate dal fiume.
Continuando il trekking alla Gola dell’Infernaccio, dopo questa prima parte molto breve ma ripida in mezzo alle rocce, si apre un sentiero che porta ad un bivio: per salire all’eremo di San Leonardo bisogna seguire le indicazioni e andare sulla destra. Andando invece a sinistra, si continuerebbe nel sentiero E9 per le sorgenti Capotenna, che al momento è chiuso per via della possibilità di caduta massi lungo il percorso (occhio a non andarci, quando siamo andati sembra che ci fosse la forestale a fare la multa a chi si avventurava in quel sentiero, visto il divieto).
Presa la strada per l’Eremo dopo il bivio, inizia una bella passeggiata in salita attraverso una faggeta che davvero è molto bella, e in circa 45 min si arriva poi in cima, dove si trova uno spiazzo, con anche una bella fonte di acqua fresca, davanti a cui si staglia l’Eremo di San Leonardo.
Purtroppo l’Eremo non è visitabile ed ha una recinzione esterna, poiché 7 anni fa è stato colpito dal terremoto ed è ancora in attesa di restauro.
Noi ci siamo portati i panini e abbiamo pranzato all’ombra vicino all’Eremo, e dopo esserci riposati un po’ siamo poi tornati indietro.
Lungo il percorso del ritorno ci siamo fermati anche per giocare e mettere i piedi nel fiume con Leonardo, ma abbiamo desistito in breve tempo perché l’acqua era davvero freddissima e si riusciva a tenere i piedi nell’acqua solo per pochi secondi!
Ho trovato il trekking alla Gola dell’Infernaccio sempre bello, sebbene secondo me non cosi facile come scritto online: la salita è abbastanza irta sebbene corta, e mi son dovuta fermare un paio di volte a riposarmi , lo ammetto!
Tornando indietro con l’auto, se avete voglia e tempo, vi consiglio di fare una piccola deviazione alla Madonna dell’Ambro, che si trova li vicino, e che vale sicuramente una visita!
TI POTREBBERO ANCHE INTERESSARE QUESTI POST: