Itinerario in Normandia in auto di una settimana

Ecco il racconto del nostro viaggio estivo con l'itinerario in Normandia in auto di una settimana.

In questo post voglio raccontarvi il nostro viaggio e l’itinerario in Normandia in auto che abbiamo fatto nel luglio 2021, durante la nostra vacanza in Normandia e Bretagna .

Ecco che cosa abbiamo visto e quali sono le tappe da non perdere se avete a disposizione una settimana per girare in auto la Normandia.

COME ARRIVARE IN NORMANDIA?

Una soluzione sicuramente ottimale sarebbe quella di volare su Parigi Beauvois con una low cost e poi affittare li un’auto. Noi quest’anno volevamo evitare di prendere aerei per via del Covid, per essere liberi di andare con la nostra auto ed avere la flessibilità all’ultimo di eventualmente non partire in caso di problemi,  e così abbiamo deciso di arrivarci direttamente in auto da Milano, tenuto conto che comunque avremmo avuto 16 giorni totali a disposizione tra Bretagna e Normandia e quindi avremmo ammortizzato benissimo i giorni di viaggio per arrivarci.

Partendo da Milano, si può benissimo arrivare in Normandia in giornata (Rouen dista  circa 1000 km), ma noi, avendo un bimbo di 3 anni, abbiamo deciso di fare una tappa a metà strada, nella regione dell’Alta Senna e arrivare a destinazione a Rouen il giorno dopo.

itinerario in Normandia in auto

itinerario in Normandia in auto

Il viaggio è iniziato da Milano, attraversando tutta la Svizzera con il traforo del San Gottardo, un traforo di 17 Km che è davvero lunghissimo, fino a Basilea, per poi passare il confine e arrivare in Francia a Mulhouse, la prima cittadina francese. Avendo abbastanza giorni a disposizione secondo me è una scelta consigliabile, così non ci si stanca molto e si ha l’opportunità anche di vedere una regione nella quale altrimenti difficilmente si andrebbe. Abbiamo dormito in una chambre d’hote in un paesino vicino Vesoul, che consiglio, dove oltre a un giardino grandissimo con i giochi per i bambini, c’erano anche molti animali: galline, mucche e cavalli! ecco il link della casa.

 

Il giorno dopo siamo arrivati in Normandia dove è iniziato il nostro viaggio vero e proprio. Ecco quindi le tappe del nostro viaggio in Normandia di una settimana, che ci hanno visto toccare tante zone famose della regione. Purtroppo non siamo riusciti a vedere tutto quello che ci eravamo prefissati, soprattutto nei primi giorni che c’era un po’ di maltempo.


GIORNO 1 – ROUEN

La prima tappa del nostro itinerario in Normandia in auto è stata Rouen, cittadina medievale famosa per essere stata la città dove è stata bruciata Giovanna D’Arco.

Il centro storico è relativamente piccolo e facilmente girabile a piedi, tra le strade con le case di graticcio medioevali e la cattedrale, bellissima e imponente da fuori (ma molto spoglia all’interno a mio avviso); al suo interno è sepolto il famoso Riccardo Cuor di Leone. Le case di graticcio medioevali in tipico stile normanno sono più di 200, e sono clamorosamente riuscite a sopravvivere indenni sia alla seconda guerra mondiale che alla guerra dei cent’anni!

Noi abbiamo anche preso, per la felicità di Leonardo, il trenino turistico che fa il giro della città in un’ora circa: lo so, è una roba terribile che ho sempre evitato, ma come dicevo nel post precedente, viaggiando con bambini a volte si scende a compromessi, e il trenino è indubbiamente uno di quelli J, e permette di vedere qualcosa di più della città se si ha poco tempo a disposizione.

itinerario in Normandia in auto - la cattedrale di Rouen

itinerario in Normandia in auto – la cattedrale di Rouen

Consiglio: abbiamo girato la città di domenica, trovandola particolarmente deserta e vuota, con tutti i negozi e molti ristoranti chiusi. Se riuscite, programmate una visita in settimana, per evitare appunto questa sensazione di desolazione che abbiamo provato noi.

Dormire: per dormire abbiamo utilizzato un Ibis Budget Hotel, una catena di hotel a basso costo che è presente in quasi tutte le cittadine francesi. È un buon compromesso poiché il costo è effettivamente basso (abbiamo speso 60€ una notte), ma la camera è minuscola e con il minimo indispensabile, sebbene pulitissima.

Mangiare: purtroppo siamo stati poco fortunati con la scelta dei locali dove mangiare in questa cittadina, sia perché quelli trovati su tripadvisor e molto quotati erano pieni e non avevano posto, sia perché ho fatto proprio scelte infelici nei menu, scoprendo che il formaggio fuso è onnipresente praticamente in ogni piatto locale!


GIORNO 2: GIVERNY E LA CASA MUSEO DI MONET

Il secondo giorno del nostro itinerario in Normandia in auto abbiamo visitato la casa museo di Monet a Giverny, cittadina che dista circa 60 km da Rouen.

I giardini della casa sono famosissimi in tutto il mondo, poiché sono stati immortalati nei più famosi quadri di Monet, che ci visse gli ultimi 40 anni della sua lunga vita.

La visita secondo me è un must dell’itinerario in Normandia, poiché merita certamente vedere il laghetto con le ninfee e il famosissimo ponte giapponese, cosi come la casa che è un tripudio di colori, dal giallo della sala da pranzo al blu della cucina. L’unico rimpianto è averlo visitato in un giorno molto uggioso, e in un periodo dell’anno in cui non c’è quell’esplosione di fiori e colori per cui è famosa. Mia mamma c’era stata in maggio e mi ha detto che era davvero splendido per tutti i fiori che erano nel loro massimo splendore.

Consiglio: l’ingresso alla casa museo di Monet ora è contingentato e bisogna acquistare in anticipo i biglietti online (questo il sito ufficiale). Se riuscite, acquistate i biglietti per il primo orario di ingresso, sperando così di avere meno persone intorno a voi mentre lo girate!

Se siete in auto, mi raccomando rispettate i limiti di velocità nelle strade che vi portano a Giverny: noi abbiamo preso più multe, recapitate allegramente a casa, perché abbiamo superato i limiti di 5-7 km/h! Quindi fate attenzione ai limiti di velocità e rispettateli sempre, per non avere sorprese quando tornerete poi a casa in Italia!


GIORNO 3 – ETRETAT E LE SUE FALESIE e HONFLEUR

itinerario in Normandia in auto - le falesie di Etretat

itinerario in Normandia in auto – le falesie di Etretat

Il terzo giorno del nostro viaggio in Normandia abbiamo abbandonato Rouen e ci siamo spostati sulla costa, per visitate la cittadina di Etretat con le sue famose falesie.

Dopo aver parcheggiato proprio davanti alla spiaggia (a pagamento), abbiamo fatto una bella passeggiata sulla spiaggia di ciottoli, lasciando il tempo a Leonardo di sgranchirsi le gambe e divertirsi un po’ lanciando i sassi in mare.

Purtroppo anche in questa giornata il meteo non è stato bello, inizialmente grigio e uggioso e poi con pioggia anche abbastanza forte.

Abbiamo comunque deciso, nonostante il meteo, di salire a piedi la strada che porta alla chiesetta sulla collina, per poter ammirare la spiaggia e le falesie dall’alto: e nonostante il tempaccio, abbiamo fatto bene perché il posto è davvero bello. Non oso immaginar quanto possa essere bello con una giornata di sole, che gran peccato aver beccato una giornata così brutta!

itinerario in Normandia in auto - le falesie di Etretat

itinerario in Normandia in auto – le falesie di Etretat

Arrivati in cima alla chiesetta (ci vogliono neanche 10 minuti di scalini e salita, fattibili per tutti), da lì partono poi dei percorsi a piedi che purtroppo noi non abbiamo fatto per via del meteo. Se capiterete in una bella giornata, continuate a camminare, devono esserci degli scorci bellissimi sulle falesie!

Abbiamo deciso di riscendere perché la pioggia stava diventando incessante, e ci siamo fermati a pranzo al Le Homard Bleu, un ristorante proprio sulla spiaggia specializzato in cozze e frutti di mare che consiglio. Fulvio ha preso le cozze alla marinara (nella formula a volontà), mentre io e Leonardo due piatti di pesce. Tornassi indietro, prenderei il piatto di frutti di mare, poiché quando li abbiamo visti negli altri tavoli ci è proprio venuta l’acquolina in bocca!

Avremmo voluto visitare anche Les Jardin de Etretat, un giardino dove le piante sono scolpite in varie forme e sono presenti anche opere d’arte al suo interno; purtroppo il meteo cosi brutto ci ha fatto desistere dal visitarle.

Il pomeriggio ci spostiamo continuando il nostro viaggio, attraversiamo il Ponte de Normandie, una vera e propria meraviglia ingegneristica: questo ponte da lontano ti lascia a bocca aperta per via della sua forma, davvero particolare. Il costo del biglietto per attraversarlo (€5,50) vale assolutamente tutti i soldi spesi! Non avevo mai visto un ponte fatto cosi, che saliva e scendeva!

itinerario in Normandia in auto - il Ponte de Normandie

itinerario in Normandia in auto – il Ponte de Normandie

Arriviamo nel tardo pomeriggio a Honfleur, dove dormiremo la sera.

Honfleur è un bellissimo paesino sul mare, con un porticciolo davvero suggestivo, che mi ha lasciato piacevolmente stupita, e al quale mi sarebbe piaciuto dedicare più tempo. Si vede che è un paese dove c’è un turismo di profilo alto, per via degli innumerevoli negozi di arredamento, gallerie d’arte e ristoranti davvero carini dove cenare (noi abbiamo cenato da Côté Resto, che vi consiglio!)

 

itinerario in Normandia in auto – il porticciolo di Honfleur

itinerario in Normandia in auto - il porticciolo di Honfleur

itinerario in Normandia in auto – il porticciolo di Honfleur

Consiglio: se andate in centro a Honfleur, vi consiglio di parcheggiare la macchina nel parcheggio B (qui la mappa), dove c’è la ruota panoramica, in modo da pagare solo un ammontare forfettario di 4€. Gli altri parcheggi della città sono molto cari con la tariffazione oraria.

Inoltre sconsigliamo di mangiare nei ristoranti del porticciolo in quanto troppo turistici; avventuratevi piuttosto nelle viettine interne alla ricerca di qualche ristorante di charme.


GIORNO 4 E 5 – I LUOGHI DELLO SBARCO

La mattina dopo siamo partiti per andare a visitare i luoghi dello sbarco, a cui abbiamo dedicato due giorni pieni.

La Battaglia di Normandia è una pagina della storia moderna che ancora oggi è possibile rileggere attraverso il territorio in cui si è svolta, e un viaggio in Normandia non può non includere i luoghi dello sbarco, che avvenne all’alba del 6 giugno 1944 e ebbe un costo enorme in termine di vite umane, con 600 paesi quasi interamente distrutti e migliaia di soldati morti.

Devo dire che, nonostante i documentari visti, i film guardati al cinema, e le nozioni di storia studiate a scuola, quando si va in queste zone, si rimane pietrificati pensando a cosa sia realmente successo.

Ecco cosa abbiamo visto in questi due giorni:

Arromanches

Il primo luogo che abbiamo visitato è stato Arromanches, sulle cui spiagge al largo, si possono ancora vedere i resti del grande porto artificiale galleggiante lungo 8 km Mulberry, che gli inglesi costruirono in segreto per gli approvvigionamenti.

Merita una visita il Musée du Débarquement (ingresso a €8,20), ma solo se sapete il francese: una guida vi spiegherà più nel dettaglio come è stato costruito e come ha funzionato questo porto artificiale galleggiante, che durante i cento giorni di Normandia servì per lo sbarco di due milioni e mezzo di uomini e mezzo milione di veicoli, diventando nei tre mesi successivi al D-Day il porto più grande e produttivo di qualsiasi altro al mondo.

Salendo poi sulla collina, è possibile arrivare ad un punto panoramico da cui si vede tutta la spiaggia e la baia. Lì in cima inoltre è stato realizzato “Arromanches 360″, un cinema a 360° che scorre alcuni video della guerra. Fulvio ci è entrato (ingresso 6€), ma a suo parere non ne vale la pena, poiché i filmati (della durata di 20 minuti) non danno nulla di più di quanto uno può vedere in vari documentari in tv.

Consiglio: cercate di arrivare su questa spiaggia durante la bassa marea, altrimenti rischiate di non vedere i resti del porto artificiale, che con l’alta marea vengono quasi totalmente ricoperti dall’acqua.

Normandy American Cemetery and Memorial

Omaha Beach vista dal cimitero americano

Omaha Beach vista dal cimitero americano

Ripartiti da Arromanches ci siamo diretti al cimitero americano, poiché volevamo essere sicuri di visitarlo prima che chiudesse (chiude alle 17.45 – ingresso gratuito).

Il cimitero si trova a Collemar sul Mer, su una scogliera che sovrasta la famosa spiaggia di Omaha Beach. Vi sono sepolti quasi 10.000 soldati, e tra loro anche i fratelli Niland, che hanno ispirato la storia del film “Salvate il soldato Ryan”. L’impatto col luogo è decisamente forte, per via dell’immenso prato curatissimo in cui sono posate migliaia di croci bianche. Mi ha ricordato moltissimo il cimitero militare di Washington DC, e Fulvio mi ha detto che un cimitero simile, ma in versione più ridotta, si trova anche ad Anzio, vicino Roma.

Anche qui, se sapete il francese, potete accodarvi a una delle innumerevoli visite guidate che ci sono durante il giorno.

Normandy American Cemetery and Memorial

Normandy American Cemetery and Memorial

Omaha Beach

Sotto la scogliera del cimitero americano si trova Omaha Beach, famosa per essere stata una delle 5 spiagge dello sbarco.

La spiaggia è immensa, lunghissima, ben 8 km, e l’impatto è davvero forte: dove ora corre felice nella sabbia Leonardo, 80 anni fa migliaia di soldati sono sbarcati e hanno combattuto fino alla morte.

Sapevamo che la spiaggia fosse grande, ma finché non la vedi con i tuoi occhi non te ne rendi conto.

Siamo rimasti in questa spiaggia un’oretta, con Leonardo che felice correva e giocava sulla sabbia e noi due adulti che ripensavamo e cercavamo di immaginare cosa poteva essere stato durante la guerra quel posto.

itinerario in Normandia in auto - Omaha beach

itinerario in Normandia in auto – Omaha beach

Cimitero militare tedesco

La mattina del secondo giorno abbiamo visitato come prima cosa il cimitero militare tedesco, spesso dimenticato dalle persone che transitano da queste zone. D’altronde, anche loro erano soldati e soprattutto persone che hanno li perso la vita. Ovviamente rispetto al cimitero americano l’impatto visivo è molto meno forte, ma merita di sicuro una visita anche se breve.

itinerario in Normandia in auto - Cimitero tedesco

itinerario in Normandia in auto – Cimitero tedesco

Pointe du Hoc

Questo luogo è tra i posti che a mio parere non devono essere assolutamente persi, poiché qui sono ancora davvero tangibili i segni della guerra, come ad esempio gli immensi crateri ancora ben visibili dovuti alle granate e alle bombe.

Il sito è di proprietà degli Stati Uniti e l’ingresso è libero e gratuito, e una volta entrati si segue un percorso su un sentiero ben segnalato, che dura circa 40 minuti totali.

Oltre ai bellissimi panorami sulle falesie e sulle scogliere, si vedono enormi buchi nel terreno lasciati dalle granate e bombe, resti di fortini con passaggi sotterranei e filo spinato ovunque e bunker in cemento armato.

Ai piedi della scogliera la battaglia tra americani e tedeschi fu cruenta ma la postazione fu incredibilmente conquistata in un quarto d’ora.

itinerario in Normandia in auto - Pointe du Hoc

itinerario in Normandia in auto – Pointe du Hoc

Sainte-Mère-Église

Andando verso Utah Beach bisogna fare una breve sosta nel paesino di Sainte-Mère–Église, famoso per essere stato il primo villaggio della Normandia liberato dalle truppe americane. Qui si lanciarano con il paracadute gli americani, e uno di essi rimase impigliato per ore a un pinnacolo del campanile mentre intorno si consumava la battaglia fino a che non venne preso e fatto prigioniero. Oggi un manichino in uniforme è nella stessa posizione in cui rimase John Steele, la cui storia è stata raccontata nel film Il giorno più lungo.

itinerario in Normandia in auto - Sainte-Mère-Église

itinerario in Normandia in auto – Sainte-Mère-Église

Batteria d’Azerville

itinerario in Normandia in auto - Batteria d’Azerville

itinerario in Normandia in auto – Batteria d’Azerville

La Batteria d’Azerville, uno dei luoghi della guerra meglio conservati, è una postazione tedesca a difesa della costa dove è possibile visitare (a pagamento) tratti di tunnel sotterranei, bunker e casematte per cannoni.

All’ingresso forniscono poi l’audioguida in italiano, e volendo si potrebbe stare ore e ore a visitare questo posto.

Qui solo Fulvio ha partecipato alla visita, poichè Leonardo stava dormendo in auto e quindi io sono rimasta in auto con lui.

Ma dai racconti di Fulvio deve essere comunque un luogo importante da visitare assolutamente.

itinerario in Normandia in auto - Batteria d’Azerville

itinerario in Normandia in auto – Batteria d’Azerville

Utah Beach

itinerario in Normandia in auto - Utah beach

itinerario in Normandia in auto – Utah beach

Un’altra spiaggia famosa per gli sbarchi è sicuramente Utah beach, spiaggia grandissima, dove siamo stati come tappa finale della seconda giornata, in cui rilassarci e far giocare Leonardo con la sabbia. L’ho trovata un po’ troppo turistica, con bar e ristoranti accalappia turisti li davanti, ma comunque è da vedere.

 


GIORNO 6 – MONT SAINT MICHEAL

L’ultimo giorno del nostro itinerario in Normandia in auto ci ha visto visitare uno dei luoghi più iconici e famosi di Francia, cioè Mont Saint Michel.

Mont Saint Michel, che ha solo 33 abitanti, accoglie ben 3,5 milioni di turisti l’anno, di cui circa la metà probabilmente il giorno in cui siamo andati noi vista la quantità di gente incontrata (e ci hanno detto che era nulla rispetto al solito….)!!!!

Una cosa fondamentale è controllare l’orario delle maree e cercare di visitarla con la marea alta: attenzione però a non rimanerci male, perché ci si aspetta l’isolotto circondato dalle acque come nelle classiche foto che si vedono in giro, mentre difficilmente si avrà questa vista. Per vederlo infatti circondato dalle acque bisogna essere estremamente fortunati, e avere un coefficiente di alta marea molto alto, superiore a 110, e questa cosa capita solo 5-6 volte l’anno.

Noi siamo arrivati a Mont Saint Michel a metà mattina, e la cosa più emozionante di tutta la giornata è stata per me proprio arrivarci: vederla all’orizzonte mi ha emozionata, e davvero mi sentivo come elettrizzata a vedere che si avvicinava sempre di più all’orizzonte, circondata da prati verdi con pecore al pascolo.

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

L’arrivo in sé invece mi ha fatto perdere la magia iniziale, perché fin dall’arrivo in uno dei moltissimi e giganteschi parcheggi (che costano ben 15€ per auto) ci siamo resi conto di quanto sia turistica e presa d’assalto dai turisti: e tenete conto che siamo anche capitati in un anno particolare, dove tutti i turisti stranieri non c’erano per via del Covid (in tutta la nostra vacanza abbiamo incontrati praticamente solo francesi).

Una volta parcheggiata la macchina, ci sono 3 modi per raggiungere Mont Saint Michel, che dista circa 3 km: una delle tante navette gratuite, una carrozza trainata da cavalli a pagamento oppure fare il percorso a piedi.

Il modo per me migliore è sicuramente andare a piedi, sempre che il meteo lo permetta, poiché si fa una bella passeggiata molto panoramica che ti fa vedere l’isolotto che mano a mano si avvicina. Noi non ce la siamo sentita di farla a piedi poiché con Leonardo non volevamo già stancarci subito (c’era sole e faceva già molto caldo), cosi abbiamo deciso di andare con i cavalli, pagando 6,50€ a testa, mentre al ritorno abbiamo preso la navetta.

Vi consiglio di farla all’andata a piedi e al ritorno in navetta, evitando la carrozza per la quale mi son pentita di averla presa.

L’impatto con Mont Saint Michel è comunque forte, effettivamente si rimane a bocca aperta per la grandezza e maestosità del luogo, che mi ha ricordato molto la Sagra di San Michele vicino Torino.

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

Ci siamo presi il nostro tempo per ammirarla e godercela fuori dalle mura, prima di entrare nella bolgia umana delle viettine medioevali.

Tanto mi è piaciuta da fuori quando poco mi è piaciuta dentro le mura, dove le viettine erano piene zeppe di persone che in fila camminavano (fortunatamente tutti con la mascherina) tra negozi per turisti e ristoranti di bassa qualità. Insomma, l’esperienza non è stata molto positiva, sarà per la troppa gente a cui davvero non eravamo più abituati, sarà per tutti i negozietti turistici che la circondano.

Ciliegina sulla torta, non siamo riusciti a visitare l’abbazia poiché stupidamente non avevamo comprato i biglietti online in anticipo, e quel giorno c’era una fila davvero kilometrica per acquistare i biglietti e abbiamo dovuto abbandonare l’idea. Peccato.

Dopo aver fatto un breve e veloce giro all’interno della cittadella siamo usciti di nuovo dalle mura e ci siamo seduti sulla spiaggia a rilassarci e goderci la vista. Fulvio ha anche fatto il giro delle mura (attenti che comunque il terreno è fangoso!).

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

Il consiglio che mi sento di darvi, oltre ad acquistare i biglietti in anticipo per la abbazia, è quello di andarci la mattina prestissimo o nel tardo pomeriggio, per evitare tutta la calca e la folla. Noi purtroppo per forza di cose la abbiamo visitata in pieno giorno, ma essendo una tappa di un itinerario più ampio avevamo comunque degli orari da rispettare e una tabella di marcia da percorrere

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel

itinerario in Normandia in auto -Mont Saint Michel


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