Tokyo informazioni utili e cosa vedere

Tokyo informazioni utili, cosa vedere e come organizzarsi per scoprire questa bellissima città capitale del Giappone

Tokyo

“Tokyo informazioni utili” : quanti di voi hanno cercato su internet questa frase per prepararsi al viaggio in Giappone? Io tantissime volte: tokyo informazioni utili era tra le mie ricerche più frequenti!

Il nostro viaggio in Giappone è iniziato a Tokyo, per poi passare a Kyoto, Hiroshima e Miyajima e tornare su Tokyo per gli ultimi 2 giorni.

Voglio dedicare un post specifico su Tokyo per dare informazioni utili su cosa vedere, quando e come organizzarsi in questa città.

Post su Tokyo in rete ce ne sono tantissimi, talmente tanti che è quasi difficile capire cosa fare e che priorità dare ai vari luoghi.

La città è enorme, e secondo me è fondamentale dividere le cose da vedere in zone limitrofe, per non rischiare di passare tantissimo tempo sui mezzi e spostarsi come palline del flipper da una parte all’altra della città più volte al giorno.

HOTEL

Per iniziare a pianificare il viaggio, fondamentale è per Tokyo come informazioni utili capire dove poter dormire.

Fondamentale è la scelta su dove dormire: non esiste una zona in assoluto migliore delle altre, e bisogna cercare secondo me in base alle proprie esigenze e a cosa si cerca: noi girando con un bimbo di 5 anni, difficilmente avremmo fatto molta movida notturna, quindi alcuni quartieri (come Shibuya e Shiyuku) non li ho presi in considerazione; nella mia scelta hanno influito la comodità e vicinanza rispetto alla metropolitana e agli spostamenti maggiori, quindi con ottimi collegamenti con l’aeroporto Narita.

Noi nei primi 5 giorni del nostro viaggio abbiamo alloggiato ad Asakusa (che si pronuncia Asaksa, l’ho scoperto solo a viaggio quasi terminato), all’Asakusa Tobu Hotel: la scelta si è rivelata vincente perché l’hotel si trova proprio sopra la fermata della metro di Asakusa, dove arriva anche il collegamento diretto con l’aeroporto di Narita.

E’ comodissimo per visitare tutto il quartiere di Asakusa, che abbiamo visitato il primo giorno appena arrivati, e questo ci ha facilitato molto perché abbiamo cosi evitato il primo giorno, dopo il viaggio lunghissimo dall’Italia, di prendere i mezzi e spostarci ulteriormente per visitare altri quartieri.

L’hotel in sé è stato ben al di sopra delle aspettative: la camera molto grande (soprattutto per gli standard giapponesi), con 3 letti e tutte le facilities per il bagno, compresi pettini, spazzolini da denti, elastici e spugne, oltre ai classici bagnoschiuma, shampoo e balsami.

La Camera era totalmente tecnologica, con un Ipad da cui si azionava sia l’AC che le luci.

A disposizione degli ospiti poi una macchina per il caffe che utilizzavamo per le nostre colazioni, e ben due utilissime laundry con lavatrici e asciugatrici che abbiamo usato prima di continuare il nostro viaggio.

Volendo è possibile fare la colazione in hotel a 2500 yen, ma vi consiglio di comprare le cose al 7/11 che si trova li di fianco e fare colazione in camera: risparmierete molti soldi cosi facendo!

Gli ultimi 2 giorni del nostro viaggio in Giappone invece abbiamo alloggiato in un hotel della catena APA vicino alla stazione di Tokyo: la scelta è stata un po’ vincolata al prezzo, poiché abbiamo avuto un cambio di programma last minute e ci siamo ritrovati a dover prenotare le ultime due notti a Tokyo 4 giorni prima: i prezzi ormai erano altissimi e per non spendere troppo abbiamo optato per l’APA Hotel Ginza Shintomicho Ekimae Kita, un hotel pulito ma con camere davvero piccolissime: va bene per pochi giorni se non si hanno grandi pretese. Anche questa scelta della zona è stata dettata comunque dagli spostamenti che dovevamo fare gli ultimi due giorni: essere vicino ad Odaibo dove saremmo andati al teamLab Planet, e vicino alla metro che aveva un collegamento diretto con l’aeroporto di Narita l’ultimo giorno.

Quindi per decidere quale hotel faccia al caso vostro, cercare di farvi un programma di cosa volete vedere a Tokyo e cosa vi piace di più, e di conseguenza riuscirete a circoscrivere le zone per voi migliori per alloggiare.


ITINERARIO A TOKYO

Noi siamo stati a Tokyo 5 giorni all’inizio del nostro viaggio, e poi gli ultimi 2 giorni, ed ecco a voi alcune informazioni utili sul nostro itinerario.

Ecco cosa abbiamo visto, suddiviso per giorni:

  • GIORNO 1 – ASAKUSA
  • GIORNO 2 – TOKYO SKY TREE, UENO E AKIHABARA
  • GIORNO 3 – SHIBUYA, HARAJUKU E SHIJUKU
  • GIORNO 4 – ASAKUSA E ABIHABARA

  • GIORNO 5 – GIARDINI IMPERIALI DI TOKYO
  • GIORNO 10 – YOKOHAMA E LA GUNDAM FACTORY
  • GIORNO 11 – TEAMLAB PLANET

GIORNO 1 – ASAKUSA

Il primo giorno, dopo essere atterrati a Narita alle 13, abbiamo impiegato un po’ prima di arrivare all’hotel, poichè abbiamo dovuto fare la tessera Suica per i trasporti locali e abbiamo aspettato quasi 30 min l’arrivo del treno che ci portava ad Asakusa, il Keisei Access Express (1.290 yen, da pagare con la tessera Suica). Il treno ha impiegato circa un’ora  per arrivare a destinazione e poi siamo andati in Hotel per il check in e per rinfrescarci un attimo.

Siamo usciti dalla camera intorno alle 17 e ci siamo diretti a piedi verso il Kaminarimon Gate – la porta del Tuono –  (distante neanche 300 m dal nostro hotel) da cui parte Nakamise Dori e arriva al tempio Senso-ji.

Tempio Senso – Ji

Il tempio chiude alle 17, ma si può visitare tutta la parte esterna anche dopo tale orario, quando rimane illuminato fino alle ore 23, ed è veramente suggestivo.

L’impatto con il Giappone è stato di sicuro molto scenografico, poiché questo tempio è davvero grande e affascinante, e l’entrata al Senso Ji è davvero maestosa, tramite il Kaminarimon Gate, che ha al suo interno una enorme lanterna.

Nakamise Dori è la via, lunga circa 200 metri, che dal Gate porta al Tempio: risale al XVII secolo ed è un susseguirsi di circa 90 negozi, spesso gestiti dalle stesse famiglie da generazioni, che vendono souvenir, prodotti artigianali e street food. Personalmente l’ho trovata un po’ troppo turistica e commerciale, mi aspettavo che l’avvicinarsi al tempio fosse più spirituale, mentre tutti questi negozi a mio parere levano un po’ la magia.

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Nakamise Dori

Il tempio buddista Senso-Ji invece mi ha lasciata a bocca aperta per la sua grandezza e maestosità. E’ il tempio più antico della città, e anche uno dei più importanti, sebbene l’edificio attuale sia stato ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale quando è stato distrutto.

Davanti al tempio noterete un grande vaso contenente incenso acceso votivo: le persone acquistano incenso (100 yen) e una volta acceso lo posizionano dentro il vaso, cercando di farsi arrivare addosso il fumo dell’incenso: secondo la tradizione infatti, il fumo dell’incenso guarisce dagli acciacchi.

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Tempio Senso-ji

Sulla destra rispetto al vaso di incenso si può invece, con un’offerta di 100 yen, pescare l’Omikuji, il bastoncino della fortuna: si pesca il bastoncino da un contenitore metallico esagonale, e si cerca poi il cassetto con il Kanji corrispondente al kanji che è scritto sul bastoncino pescato. Nel cassetto si trova una predizione divina per il futuro, che può essere di buona o cattiva sorte.

Se è buona sorte, bisogna portare il biglietto sempre con sé, se è cattiva sorte, bisogna legare il biglietto alla rastrelliera li di fianco e chiedere agli Dei di eliminare la cattiva fortuna.

Indovinate un po’ cosa ho pescato io? Ovviamente cattiva sorte, e non solo una volta ma ben due!

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Il bastoncino della fortuna

Salendo invece la scalinata del tempio principale, ho guardato con grande interesse la spiritualità delle persone, che offrivano monete (si dice che le monete da 20 yen siano le più fortunate) agli dei e richiamavano l’attenzione gli Dei battendo due volte le mani prima di inchinarsi e chiedere loro l’esaudirsi di un desiderio.

Asahi Sky Room

Al 22esimo piano della sede della birra Asahi ad Asakusa (facilmente riconoscibile per via della fiamma dorata messa in orizzontale in cima al palazzo), si trova l’Asahi Sky Room, un bar aperto fino alle 22 che ha una bellissima vista sulla città di Tokyo. Potete prendere una birra (a circa 600 yen) e approfittare per godere della bellissima vista sulla città.

Consiglio culinario: dovete assolutamente assaggiare in questo quartiere il Melopan, una sorta di brioche biscottata buonissima, che troverete anche nei vari combini in tutto il Giappone ma che buona come qui venduta nelle panetterie intorno al tempio non l’ho mai trovata.Tokyo informazioni utili

Chiudiamo la nostra prima giornata in Giappone andando in un locale vicino al tempio a mangiare il ramen (una ciotola di brodo con gli udon e altro condimento a seconda del tipo di ramen che si sceglie) e una ciotola di riso con la famosissima anguilla, specialità giapponese. Sarà perche era davvero buono, sarà perche come si suol dire la prima ena in terra nipponica non si scorda mai, ma la ricordo come una delle cene migliori di tutta la vacanza (e tra l’altro pagata pochissimo, neanche 9 euro… ma questa sarà una costante in Giappone, tutto buonissimo ed economicissimo!)

 


GIORNO 2 – TOKYO SKY TREE, UENO E AKIHABARA

Il secondo giorno a Tokyo abbiamo avuto la possibilità di girare parte della città con una guida locale,e in modo totalmente gratuito!

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momenti con la nostra guida Masa

Esiste infatti un’associazione di guide locali che si mette a disposizione gratuitamente per i turisti: basta compilare in anticipo un form di richiesta sul loro sito (ecco qui il link), specificando la data che si vorrebbe per il tour e che tipo di interessi su Tokyo si hanno, cosi poi ti rispondono offrendoti una guida che prova a stilare una giornata sulla base dei vostri interessi. E mi raccomando, se lo farete, non date assolutamente una mancia alla persona, perché in Giappone è ritenuta un’offesa (questo vale anche nei ristoranti)! Piuttosto portate loro un dono dall’Italia, culinario o non, che sarà sicuramente apprezzato. La nostra guida ad esempio era appassionata di montagna e fotografia, e abbiamo deciso di portargli un libro fotografico sulle Dolomiti!

La guida sarà con voi tutto il giorno, facendosi trovare nella hall dell’hotel, e l’unica spesa che bisogna sostenere è quella del pranzo da offrirgli e eventuali biglietti dei mezzi o delle attrazioni.

La nostra guida, Masa, ci ha portato alla scoperta del Tokyo Sky Tree e del quartiere di Ueno, compreso lo zoo, e poi nel tardo pomeriggio dopo che ci siamo salutati abbiamo continuato il nostro giro esplorando anche la zona di Akibara.

TOKYO SKYTREE

Vicino ad Asakusa (e ben visibile anche dal tempio Senso-Ji) si trova il Tokyo Skytree, la torre più alta della città da cui è possibile ammirare tutta Tokyo.

La torre, la più alta del mondo, è alta ben 634 metri ed è il secondo edificio più alto al mondo dopo il Burj Khalifa di Dubai. Il biglietto di ingresso costa 3.100 yen se comprato il giorno stesso o 2.700 yen se comprato in anticipo sul sito. Io ho comprato il biglietto sul posto, facendo neanche 15′ di fila, poiché non volevo rischiare di comprare un biglietto in anticipo e poi avere una giornata piovosa o nuvolosa. La giornata in cui siamo saliti noi era uggiosa e senza sole, ma la visibilità sulla città era comunque ottima.

Secondo me vale la pena salire su questa torre perchè dall’alto ci si rende conto della grandezza di Tokyo ma soprattutto della sua densità: è un susseguirsi di palazzi in qualsiasi direzione si guardi.

Oltre allo Skytree ci sono altri punti della città da cui poter osservare Tokyo dall’alto: il palazzo del Governo (di cui vi parlo più sotto, con ingresso gratuito), la Tokyo tower, che ricorda moltissimo la Tour Eiffel sebbene sia rossa e bianca, e lo Shibuya Sky, forse il più “instagrammabile” per via delle sue scale mobili a cielo aperto e della vista all’esterno.

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Tokyo sky tree

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Tokyo dall’alto dello Sky Tree

UENO

Dopo esserci fermati brevemente a Tokyo Station per pranzo, siamo andati in metropolitana a Ueno dove abbiamo deciso, per far felici i bimbi, di vedere lo Zoo della città. Lo zoo è aperto fino alle 17 e ha un costo davvero irrisorio (gratis per i bambini, 4 € per gli adulti), e ha al suo interno molti animali tra i quali i famosi panda giganti, le mascotte dello zoo.

Costruito nel 1882, questo zoo è il più grande e antico zoo di tutto il Giappone e ospita piu di 3000 specie di animali.

Noi abbiamo fatto un giro veloce di un paio d’ore, ma se volete passarci più tempo di sicuro potrete vedere con più calma molti più animali di quanto abbiamo fatto noi, e volendo potete anche mangiare lì dentro in uno dei molti stand di street food.

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lo zoo di Ueno

Uscendo dallo Zoo ci siamo fermati a provare alcuni cibi di un festival di cibi giapponesi che si trovava li vicino; fulvio ha fatto una degustazione di sake, mentre abbiamo anche assaggiato le ostiche fritte (qui vanno molto) e visto moltissimi altri cibi che ci incuriosivano!

A Ueno, se avete tempo, potete anche fare un giro nel parco, dove c’è anche un piccolo laghetto dove poter affittare delle barche: era tra le cose che avremmo voluto fare, ma per mancanza di tempo abbiamo dovuto eliminare.

Siamo passati poi alla stazione di Ueno, al cui interno abbiamo attivati i JRP in un JR East office, e da lì abbiamo continuato a piedi per arrivare ad Akibara.

MERCATO DI AMEYOKO

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i buonissimi Takoyaki

Dalla stazione di Ueno, a poche centinaia di metri inizia il mercato di Ameyoko, una via commerciale piena di negozianti che cercano di vendere cibo o oggetti anche urlando (e vi assicuro che questa è una cosa davvero atipica per i giapponesi): il mercato costeggia tutta la linea ferroviaria della Yamanoto Line, ed è nato nel dopoguerra quando era un mercato nero di prodotti americani.

Lungo questa strada, oltre a negozi di abbigliamento (soprattutto militare), spezie e pesce fresco e frutta (dai prezzi assurdi, la frutta in Giappone costa tantissimo!), ci sono molti locali con street food: noi ci siamo fermati a mangiare i Takoyaki, delle polpette di polpo tipiche giapponesi. Il posto penso fosse tra i più sporchi e meno igienici di tutta Tokyo, ma i Takoyaki erano buonissimi (ci siamo fidati della fila al baracchino!).

In questa via è possibile anche trovare tutti i tipi di Kitkat fatti esclusivamente per il Giappone!

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Ameyoko

 AKIHABARA

Continuando a piedi oltre Ameyoko si arriva poi nel quartiere di Akihabara, quartiere caratterizzato da moltissimi negozi di elettronica (interi palazzi), manga, anime e figures. In questo quartiere ci sono anche i famosi Maid Cafe, dove le cameriere sono vestite da Governanti: anche questa era una delle esperienze che volevamo fare ma che abbiamo dovuto abbandonare per via del poco tempo a disposizione.

Ad Akihabara ci fiondiamo a Radiokaikan, un palazzo di 10 piani pieno di giochi, action figures e figurine, il mondo praticamente dei cosplay, dei manga ! Mi sarei aspettata a dire la verità più giocattoli alla portata di tutti, e di Leonardo, mentre ho trovato oggetti legati ai cosplay e alle anime, e quindi per chi non è appassionato è difficile trovare qualcosa da acquistare!

Li intorno poi ci sono altri palazzi in cui si può giocare ai videogiochi: uno dei palazzi più famosi è GIGO, con molti piani in cui perdersi a giocare o ammirare i ragazzi giapponesi che giocano velocissimi a giochi di movimento.

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Akihabara


GIORNO 3 – SHIBUYA, HARAJUKU E SHIJUKU

SHIBUYA

Il terzo giorno iniziamo la giornata andando nel quartiere di Shibuya, dove si trova l’incrocio più attraversato al mondo: pensate che nelle ore di punta lo attraversano anche 3.000 persone al minuto!

L’uscita dalla metropolitana di Shibuya si rivela un po’ complicata poichè ci sono moltissime uscite, ma alla fine riusciamo ad arrivare alla Piazza con la famosa statua di Hachiko. Hachiko è, secondo il racconto, un cane che aspettava ogni giorno il suo padrone proprio di fronte alla stazione di Shibuya, e ha continuato a farlo per anni anche dopo la morte del suo padrone. La storia di questo cane, che è famosissimo in Giappone, è stata raccontata anche nel film Hachiko con Richard Gere.

Di fianco alla statua di Hachiko si trova il famosissimo incrocio, dove si può attraversare la strada anche in diagonale.
Se volete una visione dell’incrocio dall’alto ma gratuita, potete salire al primo piano di Starbucks, dalle cui vetrate avrete una bellissima vista sull’incrocio. Noi siamo stati lì senza neanche comprare nulla, quindi non siate intimoriti dal dovere acquistare per forza qualcosa e salite le scale!
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Shibuya vista da Starbucks

TAKESHITA DORI

Dallo Shibuya Scramble Crossing (cosi viene chiamato da tutti quell’incrocio) abbiamo poi proseguito a piedi fino ad arrivare in quindici minuti alla affollatissima Takeshita Dori, una strada pedonale famosa per essere il fulcro delle nuove tendenze in fatto di moda e cibo.  La via è nota per la moda kawaii, cioè infantile e dolce. Si trovano tantissimi negozi di dolci i cibo, noi abbiamo preso un enorme zucchero filato color arcobaleno, pagato tantissimo rispetto al costo dei cibi in Giappone, ma troppo bello per non essere preso.
Insomma, se volete farvi un’idea della moda giovani in Giappone, Takeshita Dori rappresenta un vero e proprio laboratorio di tendenze!
Tokyio informazioni utili

Takeshita Dori

TEMPIO MEIJI JINJU

il Torii all’ingresso del tempio Meiji Jinju

Dopo aver visitato Takeshita dori, decidiamo di andare lì vicino a visitare uno dei più famosi santuari della capitale, il Meiji Jinju.
Il santuario scintoista Meiji Jinju si trova all’interno del parco Yoyogi, un luogo di pace talmente bello che non appena varchi il primo tori all’ingresso, dimentichi di trovarti in uno dei quartieri più affollati e rumorosi di Tokyo.
Ci sono diversi punti di accesso nel parco per il tempio: noi siamo entrati dal lato della stazione Harajuku, e cosi facendo appena si entra nel parco ci si trova subito davanti un Torii di 12 metri di altezza in legno di cipresso del 1500, il più grande Torii del Giappone. I Torii sono le porte di accesso ai santuari shintoisti, e servono per “separare” le zone profane dalla zona religiosa. Quando vedrete un tempio, se ci sono dei Torii di accesso, si tratterà sempre di tempi Shintoisti (come nell’isola di Mijayima), se invece non vedrete torii sono dei tempi buddisti.

i kazaridaru – le botti di sakè

Continuando lungo la strada a ciottoli si arriva ai kazaridaruuna serie di botti di legno di sakè (vuote), tutte colorate e davvero belle da vedere, Esse sono state donate negli anni  dai vari produttori giapponesi di questa bevanda.

Come mai ci sono queste botti di sakè? Perchè il sake viene utilizzato in uno dei rituali religiosi di purificazione dello shintoismo in quanto si pensa possa avvicinare l’uomo alla divinità.
Di fronte alle botti di sake ci sono anche delle botti di vino bordeaux, donate invece dai produttori francesi.
Continuando lungo la strada si attraversano dei torri più piccoli rispetto a quello inziale e si arriva poi al tempio, un luogo davvero spirituale e affascinante. Noi siamo stati molto fortunati puoi che abbiamo anche assistito a un matrimonio scintoista.
Osservando il tempio, si può pensare che sia un tempio molto antico: in verità fu costruito nel 1920, poi distrutto durante la seconda guerra mondiale e ricostruito nel 1958 grazie alle donazioni dei fedeli…. non ha neanche 70 anni!
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l’ingresso del tempio

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SHINJUKU

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Godzilla dal rooftop dell’YHotel Gracery

Al tramonto ci spostiamo nel quartiere di Shinjuku, facendo partire tra i bimbi una caccia al tesoro per trovare tra i grattacieli la gigantesca e famosissima testa di Godzilla.
Il famoso dinosauro svetta tra i grattacieli e si trova in cima all’Hotel Gracery. Si può anche salire gratuitamente nella hall dell’hotel per poter ammirare dalla terrazza Godzilla da più vicino: esperienza assolutamente da fare soprattutto se avete dei bambini appassionati di dinosauri lo sono Leonardo e Diego!
Basta entrare el palazzo, e salire all’ottavo piano con l’ascensore: si arriverà cosi nella hall dell’hotel, dove già si può ammirare una mini esposizione del famosissimo mostro del film giapponese, e da lì accedere alla terrazza dove si potrà vedere da vicino la testa di questo dinosauro. Alle ore 20 inoltre si attiva con luci e rumori, ma noi siamo andati via prima quindi non so dirvi se vale la pena. Se siete grandi appassionati di Godzilla, sappiate che potete soggiornare nell’hotel con camere a tema!
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i palazzi di Shinjuku

Dopo aver visto le vie illuminatissime di questo quartiere, che davvero ci sono rimaste nel cuore, siamo andati a mangiare in un ristorante con il barbecue sul tavolo dove prendi la carne e la cucini direttamente tu.

Finita la cena andiamo a piedi verso Omohide Yokochi, un labirinto di stretti vicoli che si trova in netto contrasto con la pulizia e gli ambienti luminosi del quartiere di Shinjuku. Piccoli ristoranti e bancarelle di cibo all’aperto per barbecue rovesciano il loro fumo, con rumore e vapore unto su questa strada cosi stretta che si può a malapena allargare le braccia! Per noi sarebbe stato difficilissimo trovare posto poichè i locali sono tutti molto piccoli e con pochi posti a sedere, quindi vi consiglio di provare a mangiare in questa via solamente se siete da soli o al massimo in 2 persone. Se anche comunque non dovete mangiare di consiglio di vederla lo stesso poiche è davvero affascinante e sprigiona tutto il fascino della Tokyo meno tecnologica e più tradizionale e retrò.

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Omoide Yokocho

Concludiamo la giornata andando sempre a piedi al Palazzo del Governo Metropolitano di Tokyo, dove dalle 9.30 alle 23 è possibile salire gratuitamente e ammirare il panorama. Ne vale assolutamente la pena, soprattutto perché è gratuito e permette di vedere la città a 360°. Noi siamo andati intorno alle 21.30 e non abbiamo fatto nessuna fila per salire, inoltre abbiamo così avuto l’occasione di vedere la città illuminata di notte.
Una volta scesi dal palazzo del governo abbiamo ripreso la metropolitana e siamo andati dritti in hotel a dormire… la giornata è stata molto impegnativa e faticosa: abbiamo camminato tantissimo, in totale abbiamo fatto oltre 22.000 passi, quasi 17 km, che con un bambino di cinque anni vi assicuro che sono davvero tanti!
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la vista dal Palazzo del Governo Metropolitano


GIORNO 4 – ASAKUSA E ABIHABARA

Il quarto giorno c’è stato come si suol dire il riposo del guerriero.

La giornata prima è stata impegnativa, forse troppo, e i bambini hanno iniziato ad accusare la stanchezza, poiche da quando siamo arrivati a Tokyo abbiamo davvero camminato tantissimo e avuto giornate piene dalla mattina alla sera, e, con anche il fusorario, il lunedi eravamo tutti belli stanchini.

Quindi questa giornata è stata un po’ più di decompressione, e con ritmi molto più lenti.

La mattina siamo tornati, a piedi vista la vicinanza, al tempio Senso-Ji a Asakusa, dove ho riprovato a pescare il biglietto della fortuna, e dove ovviamente è uscito ancora il foglio della sfortuna!

Essendo mattina il tempio era aperto e pieno di gente, tra cui anche persone vestite con abiti tipici giapponesi. Molto bello!

 

Kappabashi Dori

Dopo aver visitato il tempio ci siamo spostati, sempre a piedi, in Kappabashi Dori, una via di circa 900 metri dove troverete unicamente negozi (circa 190!) con utensili per la cucina: ho adorato visitare i negozi di coltelli (se ne siete appassionati, questo è il posto giusto per acquistarli) cosi come i negozi di piatti e ciotole in porcellana giapponese. Mi sarei comprata qualunque cosa, ma purtroppo per via del bagaglio ormai già pieno mi sono dovuta contenere. Voi però siete avvisati, quindi tenete pure spazio in valigia per questi acquisti!

Infine, se avete intenzione di comprare un Kimono, vi consiglio di non comprarlo in uno di quei negozi iper turistici vicino ai siti di interesse, che spesso vendono cose sintetiche, ma di andare in questo negozietto che abbiamo scovato nelle vie di Asakusa, che vende Kimono usati ma di ottima fattura e a prezzi ipercompetitivi: da 1000 yen(6 euro!) a 10.000 yen a seconda del tipo di Kimono: il negozio è :

Antiques Kimono Lily

2-16-1 Nishiasakusa Taito-ku – Tokyo

Il pomeriggio siamo tornati invece ad Akihabara dove siamo entrati in un GICO per giocare un po’ ai videogiochi.

La sera dopocena, anche se stanchissimi, siamo andati in un Karaoke: è un’esperienza da fare assolutamente se si è in Giappone. Ce ne sono tantissimi in giro per la città, spesso sono interi edifici adibiti a karaoke, dove affitti una saletta (di dimensioni diverse a seconda di quante persone si è) a tempo (minimo 30 minuti) e poi vai e canti a squarciagola senza vergogna! Noi ci siamo divertiti tantissimo, tant’è che poi lo abbiamo ripetuto altre sere nei giorni successivi!

Karaoke!!!!


GIORNO 5 – GIARDINI IMPERIALI DI TOKYO

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Giardini Imperiali – mappa

L’ultimo giorno di permanenza a Tokyo (ci torneremo per gli ultimi 2 giorni della vacanza in Giappone) decidiamo, complice anche un bellissimo sole, di visitare i Giardini Imperiali di Tokyo, un vero e proprio polmone verde nel centro della città.

Il giardino imperiale sorge dove tempo vi era il castello di Edo, mentre il Palazzo è la residenza permanente della famiglia imperiale dal 1869, ma non è visitabile (o meglio, è visitabile solo due giorni all’anno in inverno).

L’ingresso è gratuito e possibile da due parti differenti del parco.

Si può scaricare gratuitamente l’app dei giardini e ascoltare la spiegazione dei vari punti (in inglese): consiglio di farlo in modo cosi da avere un po’ di informazioni sul luogo.

Usciti dal parco, ci dirigiamo a piedi verso la stazione di Tokyo, dove prenderemo lo shinkansen per andare a Kyoto e proseguire il nostro viaggio in Giappone.

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Giardini imperiali di Tokyo

Giardini imperiali di Tokyo


GIORNO 10 – YOKOHAMA E LA GUNDAM FACTORY

Yokohama skyline

Una volta tornati da Kyoto e Hiroshima, gli ultimi due giorni del nostro viaggio in Giappone li chiudiamo nuovamente a Tokyo, prima di ripartire per l’Italia.

Decidiamo di andare a Yokohama, una metropoli alle porte di Tokyo (è la seconda città piu popolosa del Giappone dopo Tokyo stessa), che raggiungiamo con un comodo treno (usando il jrp) in neanche 45 minuti.

Abbiamo infatti deciso di andare a visitare la Gundam Factory, un parco a tema in cui è presente l’unico Gundam a grandezza naturale al mondo: un robot di ben 18 metri di altezza che prende vita e si muove in show programmati ogni 20 minuti circa.

La Gundham Factory si trova sul molo di Yamashita, da cui si ha anche una bella vista sullo skyline della città di Yokohama.

L’ingresso è a pagamento e si può fare direttamente il biglietto alle casse, come abbiamo fatto noi. Esistono due tipologie di biglietti, di cui la più costosa prevede anche la salita al deck in alto per vedere da vicino il Gundham. Noi abbiamo optato per il biglietto più economico (1600 yen adulto, per i bambini sotto i 7 anni il biglietto è gratuito), anche perché in rete abbiamo letto da più persone che la vista dal deck non è nulla di che, visto che il bello è vedere il Gundham che si muove standogli di fronte a terra.

Gundam Factory – yokohama

Durante tutta la giornata si alternano spettacoli più o meno lunghi, ogni 20 minuti circa. Noi siamo stati li poco meno di due ore e abbiamo assistito a tutti e 4 gli spettacoli in cartellone, che si ripetono poi durante tutta la giornata.

Vedere un robot di 18 metri animarsi e muoversi è stato davvero emozionante, sebbene io da piccola non abbia mai visto il cartone di questo personaggio!

Invece Leonardo, con i suoi 5 anni, è rimasto ovviamente a bocca aperta!

oltre al robot in sè, consiglio di visitare anche il Gundam Lab, sempre all’interno del parco, una mostra espositiva che spiega la tecnologia sottostante il robot e anche come è stato realizzato. Sono anche possibili piccoli laboratori per bambini, che Leonardo ha fatto con piacere!

Gumdan Factory 
279-25 Yamashitacho, Naka Ward, Yokohama


GIORNO 11 – TEAMLAB PLANET

L’ultimo giorno del nostro viaggio in Giappone decidiamo di dedicarlo alla visita del famoso TeamLab Planet.

il Teamlab Planet è un museo immersivo, il più famoso di Tokyo, in cui ci sono dei percorsi sensoriali in cui il visitatore viene immerso.

Si passa da una stanza in cui si cammina con l’acqua fino alle ginocchia e in cui vengono proiettate delle carpe che nuotano (le carpe nella cultura giapponese sono di buon auspicio), a sale pieni di luci led che ti catapultano nel futuro, o spazi in cui la natura e le sue piante interagisce con l’essere umano.

A me è piaciuto tantissimo, e consiglio a tutti di andarci, poichè è un’esperienza che davvero rimane nei ricrdi.

Il biglietto non è economico, ma ne vale la pena. Ricordatevi però di acquistarlo sul sito del TeamLab planet molto prima, perchè è sempre sold out! Vi consiglio di scegliere come fascia oraria la prima al mattino, per avere meno gente, o la sera tardi.

TeamLab Planet Tokyo


 

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