racconto di viaggio: Portogallo

ecco il racconto di viaggio di Sara, che zaino in spalla ha girato a spasso per il Portogallo!

Zaino in spalla e via si parte per un viaggio che è stato programmato un paio di volte e poi rimandato, prima a causa del Covid e poi per i costi troppo altri dei biglietti aerei nel periodo di Ferragosto.

Quest’anno siamo riusciti ad andare in Giugno periodo perfetto per esplorare il Portogallo con temperature abbastanza calde di giorno ma gradevoli di sera, tant’è che la giacca estiva era una valida alleata.

Atterrati a Porto abbiamo noleggiato una macchina fuori dall’aeroporto e siamo partiti in direzione Lisbona.

La nostra prima tappa però non è stata la capitale ma una piccola città sulla costa atlantica famosa per le sue onde giganti che permette ai surfisti di sbizzarrirsi cavalcandole con tavole da surf super colorate: Nazarè.

Abbiamo poi raggiunto Lisbona e nei due giorni successivi abbiamo esplorato essa tra metro, tram e tanto camminare rimanendo stupiti da come la natura rappresentata dal mare e la città dai monumenti sappiano mescolarsi tra di loro rendendo tutto armonioso.

Il nostro itinerario ci ha portato poi a visitare Sintra e tra un taxi ed un tuk tuk abbiamo fatto un giro veloce soffermandoci nei punti più famosi e panoramici di questa città dai monumenti colorati.

Proseguendo con il nostro tour on the road abbiamo fatto un salto nel luogo che ci è rimasto più nel cuore ed è stato Cabo da Roca rimanendo estasiati sia dal panorama che dal rumore derivante dalle onde che si infrangevano sulle scogliere.

Sempre quel giorno abbiamo scovato un luogo naturale a Cascais, la Boca do Inferno, e come la tappa precedente, il suono delle onde dell’Oceano era molto rilassante. Non abbiamo trascorso qui molto tempo ma quello che abbiamo visto era più che soddisfacente.

Da qui in poi inizia il nostro percorso verso il nord del Portogallo passando per la città medievale di Obidos che ricordava molto la nostra italiana Monteriggioni, la città religiosa di Fatima con la sua purezza rappresentata dal colore bianco che tutto faceva brillare insieme alle numerose candele accese dalle migliaia di pellegrini venuti in adorazione.

Infine prima di tagliare il traguardo a Porto siamo riusciti a passeggiare per le strade di Coimbra, una città che si divide tra l’antico rappresentato dalle chiese e stradine fatte di ciottoli, e il moderno, rappresentato dalla zona universitaria che si trova nella parte più a meridione del paese.

Ed eccoci arrivati a Porto, l’altra città che insieme a Lisbona che ci ha ospitato.

Porto è molto caratteristica, tutto è decorato con piastrelle bianche e blu e si inerpica con le sue vie in salita facendo scoprire a noi viaggiatori tutti i suoi tesori, tra cui il famoso vino che prende il nome proprio da essa.

Una chicca che abbiamo realizzato in questo viaggio è stata l’escursione ad Aveiro navigando sui canali con un’imbarcazione tipica ed esplorando con una bella passeggiata la natura di Arouca attraversando il ponte tibetano più lungo del mondo.

Per quanto riguarda il cibo se siete degli amanti del pesce andrete a nozze con questa nazione, ma la cosa sorprendente è anche che chi come noi preferisce la carne rimarrà piacevolmente stupito.

Ricordate però Paese che vai cibo che trovi e quindi è giusto entrare nella cultura ospitante mangiando le pietanze tipiche cioè le sardine.

Obrigado Portugal sei stato ospitale e indimenticabile.

 

Ecco nel dettaglio il nostro itinerario di viaggio in Portogallo:

 

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