il Bunker di Soratte

il Bunker di Soratte: queste gallerie nacquero come luogo da utilizzare come rifugio antiaereo per le più alte cariche del Regio Esercito. Inizialmente queste gallerie dovevano sembrare delle fabbriche per armi della Breda e ufficiosamente venivano denominate le "Officine Protette del Duce".

Durante le vacanze di Natale che abbiamo passato a Roma, con un gruppo di amici abbiamo fatto una gita fuoriporta per visitare il famoso Bunker di Soratte, nell’omonimo monte, dove alla fine degli anni ’30 Mussolini decise di far costruire dentro la montagna una galleria Bunker.

L’esistenza di questo luogo storico era a me totalmente ignota, ma per fortuna abbiamo Gianpaolo, romano trapiantato a Stoccolma, che ha organizzato una gita della “Costantini Viaggi” in questo posto storico.

Il bunker è visitabile su prenotazione (bisogna essere almeno 10 persone); l’ingresso è a pagamento, costa 7 euro, e la visita, che dura circa un’ora e mezza, è tenuta dai volontari che hanno fondato l’associazione “Bunker Soratte”.

bunker soratte

Bunker di Soratte – una delle lunghissime gallerie

STORIA DEL BUNKER:

Queste gallerie nacquero come luogo da utilizzare come rifugio antiaereo per le più alte cariche del Regio Esercito. Inizialmente queste gallerie dovevano sembrare delle fabbriche per armi della Breda e ufficiosamente venivano denominate le “Officine Protette del Duce”.

Nel 1943, quando la Germania nazista invase il territorio italiano, queste gallerie furono occupate dalla Wehrmacht, che decise di insediare qui la sede del comando supremo delle forze di occupazione tedesche. Le truppe tedesche rimasero in questo bunker per circa 10 mesi, resistendo anche ad un attacco aereo, per poi andarsene incendiando tutto e cercando di minarlo e farlo crollare, senza però successo.

Le gallerie conobbero poi una nuova vita durante la guerra fredda, quando vennero trasformate in bunker anti-atomico per le alte cariche dello Stato. Tale progetto, iniziato nel 67, venne però presto abbandonato.

Il sito è stato a lungo abbandonato fino al 2001. Il comune di Sant’Oreste ha avviato nel 2005 i lavori di recupero di tutta l’area attraverso il progetto “Percorso della Memoria”, per farne un luogo museale che dimostri la straordinaria ed unica sovrapposizione di strutture della seconda guerra mondiale e della guerra fredda in Italia.

Una cosa che mi ha lasciato stupita, e che ci è stata raccontata dalla guida, è che fino al 2005 la popolazione locale fu ignara dell’effettiva presenza del bunker anti-atomico all’interno del complesso di gallerie !!

Per concludere, questa montagna piena di storia a nostro parere merita una visita, poichè non capita tutti i giorni di poter visitare un rifugio antiatomico.

Quindi se siete a Roma, e avete la possibilità di andarci, ne vale assolutamente la pena!

Per avere maggiori informazioni sul bunker, il sito ufficiale è www.bunkersoratte.it

Se vi appassionano le visite ai bunker, non perdetevi anche una visita a Villa Torlonia, con i bunker sotterranei di Mussolini.

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